Noi siamo dentro un tempo definito postmoderno in cui l’arte ha inteso sbalordire, scioccare, distruggere. Questo era avvenuto per combattere il moderno, fondato su credenze considerate vere. Ma oggi basta col minimalismo, citazionismo, concettualismo, Body Art, decostruzionismo. Il tempo a nostra disposizione sta scadendo. Urgono politiche che non cerchino la trasgressione, semmai la Sanità. Da questo punto di vista noi siamo ancora moderni, cioè difendiamo l’ultimo valore: il valore della corporeità e della natura. Non ci immoleremo certo per l’arte. L’arte è uno strumento per pensare e per godere meglio la nostra vita. L’arte è vita, ma non tutta la vita è arte: ne va della vita stessa.
Sarà presente l’autore.