Sabato 25 maggio 2024, Prato - Sala Consiliare del Comune

Classifica e commenti ai 13 Racconti Finalisti del Premio Arte di Parole 2024


Premio Letterario Nazionale: Città di Prato “Arte di Parole”
Premiazione XIII Edizione 2023/2024 – Finalisti

1 – “La Scintilla.” di Paolino Niccolò
Classe 4-A Liceo Scientifico Antonio Gramsci - (FI)
Tema dell’intelligenza artificiale, assolutamente credibile che sintetizza molto bene questo interrogativo inquietante e quanto mai attuale. Colpisce la spietata similitudine fra il cervello umano e quello artificiale fatta dalla stessa macchina, ben inteso, costruita dall’uomo a cui forse è sfuggito il controllo. Ritmo incalzante e inquietante il finale, che induce a riflettere. L’intelligenza quantistica si eleva al di sopra della limitatezza umana in un contrasto segnalato dalla duplicità dei tempi narrativi.

2 – “La Ferrovia” di Zenti Ludovica
Classe 4a Liceo Classico Galileo - (FI)
George Stinney è la più giovane vittima di ingiustizia mai uccisa sulla sedia elettrica. Un sopruso scandaloso, figlio del razzismo più assurdo e più cieco, portato alla luce con sessant’anni di ritardo. L’autrice segue fedelmente la traccia di un tragico fatto di cronaca, ma è capace di farlo con efficacia letteraria assai matura. Il ritmo è incalzante e riesce a coinvolgere il lettore facendolo partecipe dell’ingiustizia perpetrata.

3 – “Briciole Di Umanità” di Monaca Arianna Chiara
Classe Iv-F Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci - (RC)
L’assurdità della guerra, la disperazione, la fame e la paura non riescono ad avere la meglio sulla coscienza e sull’umanità del protagonista della storia, un uomo che cambia prospettiva nel corso di pochissimo tempo, di fronte a incontri che aprono il suo cuore e gli fanno ritrovare il suo volto umano tra le macerie provocate dalla guerra. Una forza morale che ha un pilastro fondamentale nell’amore per la famiglia. Bella anche la dissimulazione del dramma con il figlio piccolo, tema e filo conduttore di “La Vita è Bella” di Roberto Benigni.

4 – “...O Forse Sì” di Manetta Anna
Classe 1bls Istituto Statale D’Istruzione Superiore Gramsci Keynes - (PO)
La vita del figlio al prezzo della propria. Tutta la vita che viene ripercorsa in tutte le sue contraddizioni e i suoi rimpianti nello spazio di una caduta nel vuoto. Un rallenty esasperato con il filo conduttore della musica, una fluidità che affianca l’alternarsi del presente e del passato. Efficace la resa espressiva. L’ansia, l’angoscia, la disperazione nell’incombere dei pensieri del protagonista si stemperano nella ricerca della bellezza e del sapore della vita, ricca di contrasti ma anche di pace.

5 – “Tiberio” di Chiadroni Lorenzo
Classe Iv Liceo Delle Scienze Umane “Giorgio La Pira” - (FI)
L’ambientazione nell’epoca Cristiana dell’Impero Romano dà molta forza ai temi trattati in questo immaginario dialogo fra Tiberio e il servitore Attico. Emergono benissimo il rispetto per i vinti, l’inviolabilità dell’uomo e l’imparzialità della coscienza. Un punto di vista originale inquadra il tema del racconto: la vanità della gloria scaturita dalla sopraffazione del più forte sul più debole. Dal I sec. d. C. l’autore sembra sottolineare che nulla sia cambiato nella gestione del potere.

6 – “La Matematica Incerta” di Santini Nicole
Classe 4^ Liceo Delle Scienze Umane Economico Sociale Sofonisba Anguissola - (CR)
Racconto molto interessante ed esemplificativo di due mondi che appaiono inconciliabili. La matematica e le materie scientifiche in genere sono un filtro potente che include o esclude. Non c’è posto per chi non si arrende all’oggettività ma, anche questi opposti, possono dialogare. Il racconto svolge il tema del Premio con un andamento dialettico tra due punti di vista con rigore logico e con uno stile brillante. La narrazione ha un’articolazione del discorso sempre coesa e la parte conclusiva contribuisce a dare un tono efficace di leggerezza.

7 – “Le Due Sponde Del Reno” di Medda Stefano
Classe 4^d Liceo Moretti, Indirizzo Scientifico, Opzione Scienze Applicate, Iis Beretta - (BS)
Invasione Napoleonica della Prussia ed estinzione della dinastia regnante con la suggestione di un proselitismo in clandestinità. Il potere della letteratura e della cultura spesso può unire popoli schierati anche sulle sponde dello stesso fiume, basterebbe provarci per credere. Ottima gestione dello spazio del racconto, il contenuto è originale e coinvolgente, la costruzione organica e coerente.

8 – “Sogno Di Un Fiore” di Castellano Enrico Kiki
Classe 2d-(Quarto-Anno) Liceo Classico Statale “Socrate” - (BA)
Il racconto si svolge su un piano fiabesco in cui il fulcro narrativo sta nella forza del sogno, nella sua capacità di creare un mondo alternativo e vitale. Si evidenziano uno stile personale e un’ efficacia espressiva con cui si comunica la delicatezza di sentimenti. Narrazione fluida e sognante ma incisiva, che sottolinea la bellezza della natura nel contrasto con una diffusa ottusità umana nello sguardo al mondo circostante. Sebbene sia una storia con elementi fantastici, questi si amalgamano molto bene con i dati reali a cui si accompagnano, rendendo il racconto assolutamente originale e ricco di spunti.

9 – “Il Dolce Profumo Del Veleno” di Malavolti Francesca
Classe Iii-F Liceo Scientifico G. Marconi - (PI)
Il riscatto di una profuga Sudanese attraverso la cultura; una forza ricavata anche dal riferimento del fratello piccolo. La narrazione, attraverso il filo dei ricordi, mette a fuoco il tema secondo un’angolazione sensoriale, in cui le varie percezioni del passato contribuiscono a dare significato al presente e a dare valore per le scelte esistenziali dell’io narrante. Il racconto scorre e accompagna la lettura con un tono elegiaco che non esclude la durezza di alcuni momenti della vita trascorsa, mettendo in risalto la polarità dei contrasti e al contempo il loro stretto legame a completamento l’uno dell’altro.

10 – “Otto Non È Palindromo” di Vannini Alessio
Classe 5hs Liceo Scientifico Niccolò Copernico - (PO)
(Premio Città di Prato)
Genere soprannaturale ma con un simbolismo che inquadra e mette a fuoco benissimo le problematiche nel rapporto genitori/figli e le difficoltà delle relative interpretazioni e gestioni. Il racconto, svolto con una forma dialogata, sviluppa in chiave surreale il tema del doppio; un disturbo di personalità oggettivato tra le due facce del protagonista infantile magistralmente delineate e con un finale sorprendente.

11 – “I Fiori Di Ciliegio Sono Fiori Funebri” di Mensi Eleonora Hiromi
Classe 3a Liceo Classico Cesare Balbo - (AL)
Rappresentazioni classiche della vita e della morte in ambientazioni suggestive. Il racconto ha un taglio originale e coglie con efficacia espressiva ed emotiva un tema arduo e complesso: l’alternanza di Morte e Vita nella legge di Natura. L’argomento viene trattato con accenti poetici e delicati e presenta le figure della Vita e della Morte camminare di pari passo, ognuna con un compito opposto a sottolineare la fugacità e fragilità dell’esistenza.

12 – “Oltre Il Sipario” di Luciano Laura
Classe 2clsa Liceo Scientifico Pacinotti-Archimede - (RM)
Personalità sdoppiata quella dell’attore che vive due vite parallele: la propria e quella del ruolo che interpreta. Nel suo privato, il protagonista del racconto tocca il fondo più buio e a questa bassezza viene dato risalto. Buon ritmo narrativo, racconto coinvolgente e rispondente al tema. La storia è un progressivo affondamento nell’ossequio a impulsi sempre più brutali che conduce il protagonista a una deriva non programmata. Tra scenari quotidiani diversi il ritmo si mantiene ben calibrato tra pensieri e azioni.

13 – “Il Giullare” di Spagnolo Andrea
Classe 5f-N.O Liceo Scientifico Statale Alessandro Volta - (RC)
Il buffone di corte e la condanna al suo ruolo che condiziona e prende il sopravvento sulla vita e sugli affetti privati. La tristezza e la solitudine del Clown con conseguenze disastrose. Testo originale con lessico ricco, e buon ritmo narrativo, si snoda in modo scorrevole, la resa comunicativa è altamente efficace e funzionale al risvolto tragico del racconto. Lo stile è personale affiancato da padronanza linguistica. Il protagonista viene caratterizzato a fondo: le riflessioni di un giullare impegnato in un monologo interiore, tra ricordi e stati d’animo tormentati, riguardano il senso della sua esistenza, in bilico sul filo delle risate altrui, facendo emergere l’inconsistenza e la precarietà del suo sé.



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