Giovedì 9 Gennaio 2025 - c/o Libreria Rinascita - Via Antonio Gramsci, 334 - Sesto Fiorentino

La vegetariana - di Han Kang


Giovedì 9 Gennaio 2025

ore 21:15

presso la Libreria Rinascita di Sesto Fiorentino

(Via Antonio Gramsci, 334)

 il Salotto Conti discuterà sul libro:

 La vegetariana
di Han Kang

La vegetariana

Autore:         Han Kang
Traduttore:
Milena Zemira Ciccimarra
Editore:       
Adelphi
Collana:       
Fabula
Anno edizione:      2016
In commercio dal:            13 ottobre 2016
Pagine:         176 p., Brossura
EAN:              9788845931215


La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell’ordinario quando si inceppa il principio di realtà – proprio come avviene nei sogni più pericolosi.

«Io non lo sapevo. Pensavo che gli alberi stessero a testa in su... L’ho scoperto solo adesso. In realtà stanno con entrambe le braccia nella terra, tutti quanti. Guarda, guarda là, non sei sorpresa?» Yeong-hye era balzata in piedi e aveva indicato la finestra. «Tutti quanti, stanno tutti a testa in giù.» Era scoppiata in una risata incontenibile, e a In-hye erano tornati in mente alcuni momenti della loro infanzia in cui la faccia della sorella aveva esattamente la stesa espressione. Momenti in cui i suoi occhi dalla palpebra singola si restringevano e diventavano completamente neri, e dalla sua bocca prorompeva quella sua risata innocente. «Sai come l’ho scoperto? Be’, ho fatto un sogno, e stavo sulla testa... Sul mio corpo crescevano le foglie, e dalle mani mi spuntavano le radici... E così affondavo nella terra. Sempre di più... Volevo che tra le gambe mi sbocciassero dei fiori, così le allargavo; le divaricavo completamente...» Sgomenta, In-hye aveva guardato gli occhi esaltati della sorella. «Devo dare acqua al mio corpo. Non ho bisogno di questo genere di cibo, sorella. Ho bisogno di acqua.»

«Ho fatto un sogno» dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l’ideale di un’estatica dissoluzione nell’indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell’ordinario quando si inceppa il principio di realtà – proprio come avviene nei sogni più pericolosi.

Han Kang

Libri di Han Kang

Han Kang

1970, Gwangju

 

Han Kang è una scrittrice coreana, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 2024. Vittoria che le ha permesso di diventare la prima autrice asiatica nella storia ad aggiudicarsi tale riconoscimento.
«Fin da quando ero bambina, ho sempre voluto conoscere. Conoscere il motivo per cui siamo nati. La ragione per cui esistono la sofferenza e l’amore. Queste domande sono state poste dalla letteratura per migliaia di anni e continuano a essere poste oggi». - Dal discorso di Han Kang alla cerimonia di premiazione del Premio Nobel per la Letteratura.

Nata nel 1970, è figlia dello scrittore Han Seungwon e come il padre ha vinto il Yi Sang Literary Award.
Studiosa di letteratura coreana alla Yonsei University, ha iniziato la sua carriera come poetessa. Nelle sue opere Han Kang si confronta con traumi storici, esponendo la fragilità della vita umana, enfatizzando le connessioni tra corpo e anima, vivi e morti, con uno stile poetico unico e sperimentale, confermandosi un’innovatrice della prosa contemporanea.
In Italia i suoi romanzi sono pubblicati da Adelphi.

Tra i titoli ricordiamo, La vegetariana, vincitore dell’International Booker Prize nel 2016, Atti umani (2017), Convalescenza (2019), L’ora di greco (2023), Non dico addio (2024).
Han Kang nel 2024 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura con la seguente motivazione: «per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici ed espone la fragilità della vita umana.»

Fonte immagine: Adelphi Edizioni, credits: Yeseul Jeon 



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