Amore e desiderio
di Paolo Vannini
Il libro di Giovanni Bogani intitolato L., pubblicato nel 2008 da Cult editore, è bello, prima di tutto, per lo stile, la forma, un fiume di parole che è però un fiume di musica, e di poesia.
Tuttavia il pregio del libro non sta solo nella forma, ma anche nel contenuto, perchè il libro tratta un tema interessante. E pone un enigma: perchè due persone che si amano, Luca e Libera, non possono stare insieme?
Alla fine Lucy dice a Luca: scusami per non aver capito il tuo teorema. Allora qual è il teorema di Luca? Forse capirlo può aiutare a risolvere l’enigma.
E credo che il teorema di Luca sia anche il teorema di Libera. Infatti è vero sì che i due sono opposti, uno insegue, l’altra fugge, ma interpretano parti diverse dello stesso gioco. Giocano entrambi a guardie e ladri, Libera fa la parte del ladro e fugge, Luca fa la parte della guardia e insegue, ma il gioco è lo stesso. Con le altre donne poi, come Beatrice o Lucy, Luca si comporta come Libera si comporta con lui, cioè fugge.
Allora qual è il teorema? L’amore come stare insieme, come presenza, uccide l’amore. L’amore è possibile solo come assenza. Il teorema sostiene il carattere paradossale dell’amore: l’amore, quando viene vissuto, muore, vive solo se non è vissuto. L’amore realizzato perde la sua poesia, decade in routine e diventa prigione, l’amore si conserva solo se non è contaminato dalla sua realizzazione
E tuttavia io ritengo che il teorema sia viziato da un equivoco, una confusione, tra quelli che io chiamo un rapporto di desiderio e un rapporto d’amore. Quello tra Libera e Luca è un rapporto di desiderio, ma loro credono che sia un rapporto d’amore. Credono che il contenuto del loro rapporto sia l’amore, e invece è il desiderio.
Il desiderio effettivamente ha bisogno della mancanza. Si desidera ciò che non si ha. Se tu ti neghi, come fa Libera, accendi il mio desiderio. Anche se il negarsi non dev’essere totale, chè altrimenti il desiderio, come una fiamma non alimentata, si spenge, ma dev’essere parziale, intermittente. Libera si dà, ma per poi negarsi, c’è e non c’è, è presente e poi assente, si concede e subito fugge. Lo scoraggiamento dev’essere dosato con l’incoraggiamento.
Lo scopo, in questo tipo di rapporto, è salvaguardare il desiderio. Ti desidero proprio perchè tu non ci sei, se tu fossi sempre qui a mia disposizione non ti desidererei più. Il mio desiderio è alimentato proprio dalla tua assenza.
Il rapporto d’amore invece è altra cosa. È volere il bene dell’altro. L’amore lo riconosci perchè è essere felice se l’altro è felice, star male se l’altro sta male, preoccuparsi se corre un pericolo, provare un’angoscia profonda quando squilla il telefono e temi sia una brutta notizia che lo riguarda, essere disposti a sacrificarsi per lui, preferire morire tu invece che lui. Un modello esemplare può essere l’amore di una madre per un figlio.
Ma allora sono appunto ben diversi un rapporto di desiderio e un rapporto d’amore. Il rapporto di desiderio si realizza nella mancanza, quello d’amore nella presenza, il desiderio si alimenta della sofferenza, l’amore della gioia, il desiderio della distruzione, l’amore della costruzione, il desiderio ha bisogno di far male, di far soffrire, l’amore di far bene, di far gioire, il desiderio è egoistico, l’amore è altruistico, il desiderio è sempre inappagato, l’amore è appagamento.
Ecco, allora riprendiamo l’enigma. Il mistero si risolve se si comprende l’equivoco tra desiderio e amore, e al posto della parola amore si mette la parola desiderio: perchè due persone che si desiderano non possono stare insieme? Perchè lo stare insieme distrugge il desiderio. E perchè lo stare insieme distrugge il desiderio? Perchè il desiderio esiste solo nella mancanza.
Consideriamo il tema della libertà. Il teorema dice che stare insieme, e quindi un rapporto d’amore, toglie la libertà. Ma di nuovo il teorema non si capisce perchè, in un rapporto fondato sull’amore, l’amore non può togliere libertà. Se amare è volere il bene dell’altro, non può essere togliergli libertà, che sarebbe fare il suo male. Il rapporto d’amore vive nella libertà. In un rapporto fondato sull’amore mi sento libero perchè posso esprimere il mio bisogno più profondo, quello di amare.
Di nuovo, si riesce a capire se si sa scorgere l’equivoco tra amore e desiderio e si sostituisce la parola amore con la parola desiderio. Quando un rapporto è fondato sul desiderio, infatti, stare insieme uccide la libertà perchè uccide il desiderio. Non mi sento più libero perchè non posso più esprimere il mio bisogno più profondo, quello di desiderare. Non posso desiderare altri perchè sto con te, e non posso desiderare te perchè ci sei, sei presente, e il desiderio ha bisogno dell’assenza. Per questo, per salvaguardare la libertà, scelgo di non stare insieme con nessuno, come fa Libera. Ma il risultato è fallimentare, come chi, per difendersi dal nemico, si rifugia proprio in casa del nemico. Difatti, per difendere la libertà, la persona cade nella tirannia del desiderio, entra nel gioco coatto di guardie e ladri, e perde la libertà.
E’ chiaro che la differenza tra rapporto di desiderio e rapporto d’amore non dev’essere assolutizzata. Nel rapporto di desiderio c’è anche dell’amore, e nel rapporto d’amore c’è anche il desiderio. Ma è cosa diversa un rapporto fondato sul desiderio, nel quale cioè il desiderio sia l’elemento fondamentale, e un rapporto fondato sull’amore, nel quale sia l’amore l’elemento fondamentale. E non voglio nemmeno dire che, tra i due rapporti, uno sia meglio e l’altro peggio, dico che sono due cose diverse e che vanno distinte per capire. Se si considera il rapporto raccontato nel libro come un rapporto d’amore, esso resta oscuro, se lo si considera un rapporto di desiderio diventa chiaro.
Il libro descrive con grande potenza un classico delle relazioni umane, per cui siamo attratti da chi si nega, ma appunto questo non è un rapporto d’amore ma un rapporto di desiderio confuso con un rapporto d’amore. Il libro descrive quella relazione che sacrifica l’amore sull’altare del desiderio. Si crede di cercare l’amore ma ciò che veramente si cerca, e che si vuole proteggere e salvare, è il proprio desiderio. Il desiderio è un dio potente, spesso è perfino più potente del dio amore.