Arte di Parole: Classifica dal 16° al 40°


16. L’armonia del cosmo di Sara Lazzaro Danzuso
      classe I B del Liceo Classico Mario Cutelli di Catania


La fuga da se stessi appare, in questo racconto, come una fase adolescenziale in cui il protagonista non ha mai, ancora, dialogato con se stesso. E solo dopo tale dialogo la pace col proprio io/corpo avviene. Adesso non resta che mettere i piedi per terra e camminare.

17. La solitudine dei fiordalisi di Riccardo Giabbani 
      classe III R  del Liceo Scientifico Francesco Redi di Arezzo

Movendo da un tema oramai logoro, da quanto abusato, l’Autore riesce a svolgere il compito in modo brillante, non appesantendo il lettore. 

18. Storia del limone che sognava di volare di Emma Torrini
       classe IV A dell’Istituto E. Balducci di Pontassieve, Firenze

Come un moderno gabbiano, questo limone/ape sopperisce con la fantasia all’inadeguatezza che sente propria. Molti i ragionamenti qui proposti per legittimare quel che ognuno di noi, alla fin fine, compie quotidianamente: vivere cercando di non tradire la propria natura…o almeno di accettare quel che vi ha costruito sopra.

19. Najir... solo una donna di Elisa De Lauri
      classe III A dell’Istituto di Istruzione Superiore Virgilio di San Giorgio del Sannio, Benevento

Racconto intenso; accattivante la trama che però paga pegno a una struttura narrativa monca di colpi di scena.

20. Risveglio di Luca La Notte
      classe IV Bs del Liceo Scientifico Statale Alessandro Volta di Foggia

Racconto che si muove in convenzionali scenari, cercando di dare spessore al personaggio, intriso di un dolore semplice ma che allo stesso tempo sfugge a qualsiasi definizione.

21. La vita divina di un uomo di Riccardo Cavallo
      classe V Nuovo Ordinamento del Liceo Classico Paritario G. Giusti di Torino

Metafora – neppure troppo contemporanea – della donna? Oppure semplice sceneggiatura in cerca del colpo di scena?

22. Erano solamente ebrei di Alessandro Favilli
       classe IV F del Liceo F. Enriques di Livorno

Trama interessante per un tema forte, che fa parte del nostro passato. La violenza mascherata da conformismo che emerge da questo breve racconto fa riflettere per la sua attualità.

23. L’inganno di una nazione di Francesco Nicola Mangieri
      classe IV del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane Marconi-Lussu di San Gavino Monreale (VS)

Doppio tradimento in questo breve racconto dal finale a sorpresa; racconto che solleva la questione dell’apparente impossibilità di monitorare l’attendibilità di chiunque.

24. Spleen di Marta Faustini
      classe III D del Liceo scientifico L. Siciliani di Catanzaro

Un tradimento involontario ma inevitabile. In uno scenario apocalittico, dove tutti gli esseri viventi sono stati infettati da un virus, sono solo due i fortunati ad essere sopravvissuti, ma ancora per poco. Racconto di ispirazione baudleriana, che non sempre riesce a sviluppare la trama fantastica.

25. Ruit Hora di Alice Decandia 
       classe IV C del Liceo Scientifico G. Spano di Ossi, Sassari

La razza umana adora gli orologi e non conosce il tempo, questa la canzone che renderebbe bene come colonna sonora al fianco di questo breve racconto dal quale non importerebbe svegliarsi.

26. I giardini della colonna di Marco Pagliocca
      classe V BLS dell’istituto Gramsci Keynes di Prato

L’incapacità di vivere in dialogo con se stessi appare ben narrata in questo breve racconto. La sofferenza, che dona senso e valore alla vita diviene così schiacciante nel protagonista, fino a fargli perdere il dialogo con se stesso, proiettato esteticamente in una dimensione estetica volta al contatto con gli altri per ritrovarsi. La colonna resta ancora lì, impassibile, e conferma il suo destino. 

27. Castelli di sabbia di Cecilia Costa
       classe III B del Liceo scientifico Enrico Fermi di Genova

Amicizia, fiducia, vita: precari equilibri, fragili e sofferti. Ben equilibrato il ritmo del racconto. 

28. Frammenti di strega di Arianna Lamonica
       classe IV B del Liceo artistico Russoli di Cascina, Pisa

Un testo maturo, riflessivo. La volontà di lasciare il mondo fuori da sé, senza sporcarsi le mani, è il tradimento più grande. 

29. Veglia di Roberto Zeni 
       classe V B del Liceo artistico F. Russoli di Cascina, Pisa

E il sonnambulismo descrive bene, a chiusura, la struttura del testo. Un piccolo viaggio interiore tra la volontà di rivalsa e il senso di colpe per aver scelto la strada facile. La riflessione interiore cerca di sciogliere la riflessione etica nella morale degli affetti familiari.                                                 

30. Tu partorirai con dolore di Aurora  Barbagli 
       classe II P del Liceo Scientifico Francesco Redi di Arezzo

Un dolore freddo, amaro, che porta per un istante alla perdita di sé. Ritrovarsi nella piena accettazione della propria situazione, responsabili delle scelte che la propria natura ci ha portato a fare… e accettarle. E una nuova vita appare sullo scenario, pronta a sua volta a non tradire il suo essere libero di scegliere.

31. Storia di un’insonne di Adele Ratti 
       classe V Ds del Liceo Scientifico Niccolò Copernico di Prato

“inutile cercare di fuggire il suono dello scrosciare dell’acqua o il canto degli uccelli per riuscire a meditare”, recita un famoso koan buddhista: “il turbamento è in noi stessi”. Il turbamento appare qui preponderante, figlio di un’accettazione del conformismo sociale che in definitiva porta con sé il germe dell’errore.

32. Il bagliore di una vita di Laura Pane
       classe IV A dell’istituto Ernesto Balducci di Pontassieve, Firenze

Il male di vivere diventa semplice disagio, ma con una punta di irresistibile ironia. Oltre qualunque realtà, ci troviamo di fronte al primo feto che porta con sé – innate – riflessioni di adulto. Questa altalena stilistica rende questo breve testo un tentativo di divertissement surrealista.

33. Dialogo di un romantico di una Lei di Giulia Campinoti
       classe V Es del Liceo Scientifico N. Copernico di Prato

Nativo digitale, l’Autore mostra una realtà contemporanea oramai diffusa: l’estensione della mente al proprio device. Inquietante l’antropomorfizzazione dei toni di voce dello smartphone: come in Dylan Dog, il classico tenta di aggiornarsi ai trend del momento. Testo che sicuramente non incontrerà il favore dei puristi.

34. I ragazzi non piangono di Anna Cuomo
      classe IE dell’istituto Vitruvio Pollione di Formia

Racconto breve che affronta la pesante questione della fragilità sessuale degli adolescenti. E lo fa con un cinismo e una lucidità che rimanda al testo dell’omonimo brano dei Cure.

35. Il vaso e la goccia di Lorenzo Moscardini
       classe V B del Liceo classico sperimentale Bertrand Russell di Roma

Racconto semplice: i protagonisti scontano la propria profondità a favore di una lenta descrizione del contesto. Curiosa la scelta dell’autore di presentare la vicenda come tradimento; complesse e svariate le possibili interpretazioni.

36. Scacchi di Pavel Mihaela
       classe II D del Liceo Coluccio Salutati di Montecatini Terme, Pistoia

Ben strutturato, questo racconto breve presenta una continua serie di opposti – il bianco/nero degli scacchi; stabilità/monotonia – in cui ogni attore sfrutta l’altro per assecondare le proprie momentanee necessità. Sullo sfondo una vaga disperazione data da un’apparente mancanza di Senso, unico vero traditore…

37. Percorso difficile di  Giulia Giorico
       classe III A del liceo scientifico M. Pira di Siniscola, Nuoro

Un viaggio nel dramma interiore seguito al tradimento di una salda amicizia. Racconto semplice ma ben articolato.

38. Il canto dell’alzavola femmina di Antonia Anna Cavallo
       classe II A del Liceo classico Federico II di Foggia

Curiosa la trama, il rapporto padre figlia in quella delicata fase che è l’adolescenza è così personale che ogni commento risulterebbe superfluo, come questo.

39. Fragole di nebbia di Giovanni Lopez
       classe V E del Liceo classico Pitagora di Crotone

Una critica alle convenzioni, descritta chiaramente ma che alla resa dei conti si ritrova nella scelta stilistica dell’Autore. Ci si perde tanto nella Londra descritta, quanto nella retorica del racconto.

40. Un sogno di carta di Roberta Nivola
       classe III A dell’Istituto M. Pira di Siniscola, Nuoro

La dimensione onirica rende complicato definire questo racconto breve. Privo di morale, solleva, d’un tratto, il problema del disboscamento per produrre carta per libri. Certe volte qualche albero in più potrebbe essere davvero salvato! 





     

 
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