Giovedì 23 febbraio alle 21,30, Salotto Conti a Sesto Fiorentino
Pietro Grossi presenta Incanto
Prossimo appuntamento Giovedì 23 febbraio alle 21,30, Salotto Conti a Sesto Fiorentino. “Fino a non molto tempo prima, a chi me ne avesse chiesto, avrei confessato con una punta di ingenua superbia che le mura di ciò che mi ostinavo a chiamare ‘la mia vita’ – e che avevo tanto faticato a costruire – erano piuttosto solide. Da un giorno all’altro invece mi era parso di scorgere qua e là delle crepe poco divertenti e mi era pian piano venuto il dubbio che qualcuno avesse miscelato la malta nelle proporzioni sbagliate. Mentre tutto prendeva a tremare e iniziavo mio malgrado a vedere pezzi di intonaco che si staccavano dalle pareti, fui travolto dall’angosciante necessità di scovare l’istante esatto in cui tutto era cominciato.” (da Incanto di P. Grossi) Un borgo tra i colli toscani, un’estate di sole e cicale, tre ragazzi diversissimi ma legati dall’amicizia tacita e rovente di chi vuole crescere in fretta: Greg, solitario erede della famiglia più ricca del circondario; Jacopo, genitori borghesi ai limiti della noia; e Biagio, povero, libero e strambo come Huckleberry Finn. Nel volgere di quell’estate, una vecchia motocicletta rimessa a nuovo e una pista d’asfalto comparsa magicamente nella campagna, nera e lucida come un serpente indiano, segneranno l’inizio di un’avventura destinata a portarli lontano. Pochi mesi dopo, Biagio inizia la sua folgorante, eccentrica carriera di campione internazionale delle due ruote. E Jacopo, compilando una cartolina trovata in un libro di scuola, vince una borsa di studio che lo condurrà a misurarsi con i misteri e le sfide della fisica in una delle più prestigiose università britanniche, e poi negli Stati Uniti. Le tracce di Greg, invece, paiono perdersi nelle ragnatele luminose dell’alta finanza mondiale. Eppure, proprio nel momento in cui sono più lontani, a chissà quante migliaia di chilometri l’uno dall’altro, i tre amici sembrano non essere mai stati più vicini, uniti come sono – per chissà quale destino o invisibile forza cosmica – dalla quasi simultanea scoperta del sesso e dell’amore, il magnete più potente e il mistero più insondabile ed esaltante, qualcosa che “ha a che fare più con l’universo che con il mondo”. Amore, successo, felicità: di tutte le promesse che si rincorrevano nell’adolescenza veloce lungo la “Stradaccia”, almeno una è stata mantenuta? Quale illusione ha sedotto ciascuno dei ragazzi ora diventati uomini, inducendoli a spezzare quell’incanto, quella quiete fatta di piccole cose e grandi sogni? Vent’anni dopo, spinto da un sospetto assurdo, Jacopo vola a New York per incontrare Greg. Inattesa e liberatoria come un temporale estivo, necessaria e abbacinante come una dimostrazione matematica, è la resa dei conti di un’amicizia: tre vite in un cono di luce che ha provato a sfidare il buio tutto intorno. Pietro Grossi torna al romanzo, e lo fa muovendo dal momento palpitante del coming of age che già era al centro della sua prima prova narrativa: ma qui il respiro si fa più ampio, il passo ambizioso, la scrittura matura e forte. Il frutto è una narrazione ampia, cesellata e insieme epica, che ci consegna la traiettoria di un destino con la sua perentoria, umanissima verità.
Per informazioni: info@salottoconti.it Tel. 055 4487600 o 055 5000277 Intervista a Pietro Grossi |