Raymond Queneau
1903, Le Havre
Raymond Queneau (Le Havre 1903 - Parigi 1976) fu uno scrittore attratto da molteplici discipline (filosofia, matematica, linguistica, psicoanalisi), ognuna delle quali trasfuse nelle sue opere letterarie.
Compì gli studi liceali nella sua città, quelli universitari di filosofia alla Sorbona, dove conseguì la laurea; fu poi impiegato di banca e rappresentante di commercio.
Il suo giovanile avvicinamento al movimento surrealista (dal 1924 al 1929) è testimoniato da Odile. Mentre implicazioni gnoseologiche, colorate da humour e invenzioni verbali contraddistinguono i successivi romanzi ambientati nella provincia e nei sobborghi urbani francesi.
Fu assiduo collaboratore delle maggiori riviste letterarie, tra le quali la Nouvelle Revue Française e Les temps modernes. Negli anni Trenta aderì al Cercle communiste démocratique di B. Souvarine e fu allievo di A. Kojève.
Einaudi - l’editore di riferimento in Italia - ha pubblicato Pierrot amico mio («ET Scrittori»), Zazie nel metró («ET Scrittori»), I fiori blu («ET Scrittori»), La domenica della vita, Figli del limo («Einaudi Tascabili»), Piccola cosmogonia portatile («Collezione di poesia»), Esercizi di stile («ET Scrittori», «Super ET» e «Supercoralli»), Suburbio e fuga («ET Scrittori»), Icaro involato («ET Scrittori»), Troppo buoni con le donne («ET Scrittori»), Un rude inverno («Letture Einaudi», 2009, Hazard e Fissile («L’Arcipelago Einaudi», 2011).
È stato direttore dell’Encyclopédie della Pléiade Gallimard e nel 1960 fu tra i fondatori dell’Oulipo.
I suoi Romanzi sono raccolti in un volume della Biblioteca della Pléiade Einaudi-Gallimard.
Fonti: Archivio Einaudi, Enciclopedia Treccani.