Giovedì 16 Dicembre 2021 - Video conferenza online

Fëdor Michajlovič Dostoevskij - Spunti per un viaggio nella sua opera


Conferenza ONLINE
del 
Salotto Conti

Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Nel bicentenario della nascita

Spunti per un viaggio nella sua opera 

Introduzione a cura di

  
Donatella Golini

I partecipanti dovranno cliccare il link sottostante
o copiarlo sulla barra degli indirizzi del proprio browser.

meet.google.com/dcj-zwez-cpb

Si raccomanda l’uso di cuffie + microfono.

Il collegamento alla conferenza verrà aperto

a partire dalle ore 21:00
Giovedì 16 Dicembre 2021

Donatella Golini ha studiato letteratura russa all’Università di Firenze.
Si è occupata a lungo di Dostoevskij e del contesto in cui visse.


Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Libri di Fëdor Dostoevskij

 

Scrittore russo (Mosca 1821 - Pietroburgo 1881). Frequentò a Pietroburgo la scuola militare d’ingegneria. Terminati gli studî nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Il racconto Bednye ljudi ("Povera gente", 1846) gli diede il primo successo ed entusiasmò N. A. Nekrasov e V. G. Belinskij. Per aver frequentato il circolo di M. V. Petraševskij, propugnante un socialismo utopistico, e avendo letto in pubblico la lettera di Belinskij a Gogol’, nel 1849 fu arrestato. Condannato a morte, l’esecuzione fu sospesa quando egli era già sul patibolo, e fu mandato a passare quattro anni di lavori forzati in Siberia (le esperienze dell’esilio siberiano gli ispirarono i Zapiski iz mërtvogo doma "Memorie di una casa morta", 1861-1862). Soldato a Semipalatinsk, vi sposò nel 1857 la vedova Mar’ja Dmitrievna Isaeva. Tornò allora alla letteratura e pubblicò nel 1859 Selo Stepancikovo i ego obitateli ("Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti") e Djadjuškin son ("Il sogno dello ziuccio"). Tornato a Pietroburgo, creò con fervore nuove opere, fra le quali Unižennye i oskorblënnye ("Umiliati e offesi", 1862) e Zapiski iz podpol’ja ("Memorie del sottosuolo", 1864), che apparvero nella rivista Vremja ("Il tempo") fondata da suo fratello Michail insieme con il critico Strachov. Quando questa rivista fu proibita, lo scrittore fondò Epocha ("L’epoca"), che ebbe minor successo. D. era afflitto da difficoltà finanziarie e da pessime condizioni di salute (soffriva di epilessia). Nel 1866 pubblicò il romanzo Prestuplenie i nakazanie ("Delitto e castigo"). L’anno dopo, perseguitato dai creditori, lasciò, con la seconda moglie Anna Grigor’evna Snitkina, la Russia per l’estero (1867-71). Durante questo periodo, nonostante i dolori (la morte della figlia Sonja) e le incessanti peregrinazioni, egli lavorò molto e scrisse Igrok ("Il giocatore"), Idiot ("L’idiota"), Vecnyj muž ("L’eterno marito"), Besy ("I demonî"). Tornato in patria, collaborò alla rivista conservatrice di Mešcerskij, Graždanin ("Il cittadino"), e pubblicò i romanzi Podrostok ("L’adolescente", 1875) e Brat’ja Karamazovy ("I fratelli Karamazov", 1878-1880). Agli ultimi anni della sua vita risale anche la pubblicazione del Dnevnik pisatelja ("Diario d’uno scrittore").





     

 
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